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Responsabilità Medico

Casi di Malasanità e diritto in materia sanitaria

Quando parliamo di errori, di casi di malasanità di situazioni in cui il medico ha sbagliato sappiamo tutti che l'impatto è sul paziente sempre molto forte fisicamente e psicologicamente. Essere la vittima di un errore sanitario comporta uno stato di frustrazione che in alcuni casi ci accompagna per tutta la vita ed è per questo che è normale cercare di capire se un episodio è dettato dal caso foruito oppure è veramente il frutto di un errore vero e proprio. Dai medici ci aspettiamo sempre un'attenzione al 100% ma spesso, in base a quanto accade ogni giorno sappiamo che non è così. Il problema non è della categoria medica perchè si tratta di alcuni casi isolati. Il nostro lavoro è quello di capire cosa è successo veramente ed è per questo che stiamo dedicando i nostri sforzi a fare si che le persone possano innanzitutto parlarne e poi, in alcuni casi procedere e adire per le vie legali penali e civili. Da anni l'Associazione Professionale Naso di Milano dedica la propria attenzione alle persone e ai danni che possono subire a causa di errori medici. Per raccontarci il tuo caso e approfondire le varie tematiche segui il link che ti porterà a conoscere meglio la RESPONSABILITA' PROFESSIONALE MEDICA

Diritti del Malato e Responsabilità Medica

Comprendere esattamente il significato di responsabilità medica e di quali siano i diritti del malato è essenziale quando si ha a che fare con un caso di malasanità.

Per tale motivo, diventa necessario conoscere in modo approfondito tutte quelle che sono le inadempienze e gli obblighi, sia quelli del paziente sia quelli del medico in questione, che si presentano quando si viene a creare un vero e proprio rapporto contrattuale.

La Carta Europea del malato prevede che la salute sia un bene individuale e sociale, per questo non bastano gli standard minimi, le tutele devono essere ad un livello qualitativo più alto possibile. L’asticella deve essere sempre superata, non basta più accontentarsi. Fra i vari articoli ricordiamo infatti l’ inviolabilità della dignità umana (articolo 1) e il diritto alla vita (articolo 2).

Vuoi saperne di più? Leggi la Carta Europea dei diritti del Malato

La responsabilità del medico tra colpa grave e colpa lieve

Le sentenze della Cassazione hanno stabilito, in questi anni, che la limitazione della responsabilità professionale del medico ai soli casi di dolo o colpa grave si applica nelle sole ipotesi che presentino problemi tecnici di particolare difficoltà e, in ogni caso, tale limitazione di responsabilità attiene esclusivamente all’imperizia, non all’imprudenza e alla negligenza, con la conseguenza che risponde anche per colpa lieve il professionista che, nell’esecuzione di un intervento o di una terapia medica, provochi un danno per omissione di diligenza.

Natura della responsabilità medica

La giurisprudenza di questi ultimi anni è tutta univoca nel ritenere che l’accettazione del paziente in una struttura, sia essa pubblica o privata, deputata a fornire assistenza sanitaria, sia ai fini del ricovero che di una visita ambulatoriale, comporta comunque la conclusione di un contratto di prestazione d’opera atipico di spedalità con la medesima e, quindi, la responsabilità da contatto del medico dipendente dell’ente ospedaliero verso il paziente, posto che solo la diretta gestione della clinica costituisce elemento idoneo a consentire l’individuazione del soggetto titolare del rapporto instaurato tra medico e paziente e, conseguentemente, fonda la correlativa responsabilità.

Questo vuol dire che la responsabilità medica è di tipo contrattuale.

Un’operazione al viso per rimediare al morso di un cane si trasforma in tragedia…

Un giovane ragazzo veniva deturpato al viso dal morso di un cane ed alcuni anni dopo decideva di sottoporsi ad una rinoplastica per correggere il difetto fisico.

Dopo l’intervento, e per diversi mesi successivi, il ragazzo si trovava impossibilitato a respirare da una narice, con l’altra quasi completamente tappata.

Solo più di un anno dopo, essendosi sottoposto ad un ulteriore intervento, riusciva a recuperare – anche se soltanto parzialmente – la funzionalità respiratoria del naso.

In funzione di quanto detto, il paziente non ha avuto altra scelta se non quella di rivolgersi a degli esperti legali in materia di malasanità, in modo tale da poter richiedere ed ottenere un adeguato risarcimento, come segnale inequivocabile di un grave errore medico e, conseguente, danno biologico.

Errore medico: ragazzo viene operato più volte e si ritrova un seno in mezzo al petto!

Un giovane ragazzo subiva un intervento chirurgico atto ad eliminare un difetto al petto, di cui era portatore sin dalla nascita.

Il medico, visto il profondo solco che presentava il paziente, decideva per un intervento di chirurgia plastica ove sarebbe stata posizionata una protesi di silicone.

Già durante l’intervento si presentavano degli imprevisti, tra cui la dimensione eccessiva della protesi che doveva essergli impiantata nel petto per risolvere il problema. Pochi giorni dopo l’intervento l’impianto si spostava, causando diversi problemi, anche di natura estetica al paziente.

Praticamente questo ragazzo sembrava avesse un “seno” in mezzo al petto! La cosa determinò la necessità di svolgere un secondo intervento, di tipo correttivo.

Ma anche in questo caso, il risultato fu terribile. La stessa cosa si è verificata per un terzo intervento, perfettamente inutile.

Così, tre interventi, non solo non hanno risolto il problema, bensì hanno richiesto ancora un’altra operazione atta a risolvere definitivamente la situazione (ormai disastrosa), con l’applicazione di una tecnica differente, ma hanno anche evidenziato una colpa grave del medico che ebbe modo di operarlo diverse volte.

E’ chiaro, in questo caso di malasanità, che l’errore medico sia al centro dell’azione legale che poi il paziente in questione ha deciso di intraprendere rivolgendosi al nostro Studio Legale, il quale si occupa di fornire consulenza proprio in particolari situazioni che, come questa, riguardano la responsabilità medica.

Un intervento di plastica additiva si trasforma in un caso di malasanità

La volontà di avere un seno più prosperoso per esigenze di lavoro, risultato? Una quinta completamente asimmetrica…

Il sogno di una ragazza di diventare ballerina, quindi di una amante della danza di diventare una soubrette di spicco nel mondo dello spettacolo.

Questo sogno è stato stroncato da un medico che per otto volte ha eseguito delle operazioni di plastica additiva, partendo da una diagnosi sbagliata e sicuramente superficiale.

Un caso di malasanità, un calvario lungo otto anni che finisce con la carriera di una ragazza (parte lesa) stroncata e l’apertura di un caso giudiziario con l’accusa di errore medico nei confronti del chirurgo plastico.

In questa situazione, non è stata messa direttamente in pericolo la vita del paziente, ma siamo comunque in presenza di una casistica in cui la responsabilità del medico deve necessariamente essere punita per negligenza e perseveranza nell’errore compiuto.

Il risarcimento, stabilito in decine di migliaia di euro, riguarda sia danni morali sia fisici alla salute del paziente.